domenica 22 febbraio 2015
sabato 14 febbraio 2015
“TUTTI UNITI PER SALVARE IL NOSTRO TERRITORIO, IL NOSTRO MERAVIGLIOSO MARE IONIO E LA NOSTRA SALUTE”! Decreti e istanze del Governo per ricercare petrolio nel Mar Ionio: contestazioni e proteste delle comunità locali.(Articolo di Maria Teresa Piro).
Il nostro meraviglioso Mare Ionio, opera fotografica di Maria Teresa Piro
“TUTTI UNITI PER SALVARE IL NOSTRO
TERRITORIO, IL NOSTRO MERAVIGLIOSO MARE IONIO E LA NOSTRA SALUTE”!
Decreti e istanze del Governo per ricercare petrolio nel
Mar Ionio: contestazioni e proteste delle
comunità locali.
Ancora una volta i Giganti del petrolio minacciano la Calabria e il mar Ionio. E’ proprio così! Esistono,
infatti, già diverse richieste di
autorizzazione per nuove trivellazioni e ricerca di idrocarburi da
parte di varie compagnie petrolifere come ENI, SHELL e altre. Ne continuano ad
arrivare incalzanti e impetuose, ricevendo anche il consenso del nostro Governo
e delle autorità competenti, le quali , attraverso concessioni varie, espongono
il Mare Ionio al rischio di conquista da parte di piattaforme e trivelle, noncuranti
delle inevitabili conseguenze sull’ambiente marino ,flora e fauna, e sulla
nostra stessa salute. La
Calabria è conosciuta da sempre come una terra semplice, immersa nel suo
fantastico paesaggio naturale e lontana dall’inquinamento. Essa regala, infatti,
paesaggi bellissimi di grande fascino e mistero, segnati da montagne e colline,
da maestose rocce, grotte, sorgenti e valli spettacolari. Ancora più prezioso
e incantevole lì dove i promontori ridisegnano in un’unica immagine un meraviglioso e magico paesaggio compreso
fra due mari opposti: lo Ionio
dei Greci e il Tirreno, entrambi con acque cristalline.
Purtroppo, però, dalle autorità
giungono ancora minacciose le richieste di sottoporre il nostro Bel mare a trivellazioni di ogni genere,
solo per ricavare, secondo quanto
afferma Legambiente, una quantità di
petrolio sufficiente a risolvere il nostro fabbisogno petrolifero per due mesi
circa. La comunità calabrese spera che il nostro governo apra gli occhi e
ci aiuti a fermare una simile follia per pochi spiccioli. I Comuni, la Regione
Calabria e i cittadini sono contrari a svendere
il loro mare alle richieste di estrazione avanzate dalle compagnie petrolifere.
La politica economica non può prescindere dalla salvaguardia ambientale perché non può esistere il
progresso senza la sostenibilità, senza l’avere
a cuore il futuro del nostro pianeta, prima grande casa, pulita e sana dei
nostri figli e delle nuove generazioni. Pertanto, l’
impegno collettivo, che coinvolga adulti e ragazzi, credo sia davvero
necessario! Preserviamo le nostre bellezze paesaggistiche – naturali! Salviamo
la Calabria e il nostro Mar Ionio! Facciamo in modo che la nostra voce giunga alta al Governo, per cui No alle trivellazioni e
agli idrocarburi, liberi nelle
acque, nell’aria, negli alimenti e, di conseguenza, anche nel nostro corpo. Le trivellazioni sarebbero fatali, dannose e
pregiudizievoli per la salute, come
affermato da esperti e competenti. I Comuni insieme alle organizzazioni
ambientaliste e le amministrazioni locali si stanno già muovendo in questa
direzione, ma ciò che si vuole raggiungere è proprio il risveglio delle coscienze di ogni singolo cittadino e
dell’intera Nazione, allo scopo di bloccare quelle grandi mani, pronte a devastare un
territorio che, invece, può far leva sulla sua cultura e sulle sue risorse
naturali per promuovere crescita e sviluppo. Che si gridi, quindi, a gran
voce: “Tutti uniti per salvare il nostro
mare, la nostra terra ed il futuro dei nostri figli!
Maria
Teresa Piro
Elaborazione grafica e intervista di Maria Teresa Piro ( giornalista nell’erba del gruppo gNe di Bovino- Foggia e alunna della II A della Scuola Secondaria di 1 Grado dell' I.C. "ERODOTO" di Corigliano Calabro), a Franco Oranges, Vicesindaco del Comune di Corigliano Calabro, sulle “trivellazioni nel mar Ionio”.
.
INTRODUZIONE:
Sono in
compagnia del nostro Vicesindaco, Franco Oranges, per
rivolgergli alcune domande circa un argomento che tiene in ansia tutta la popolazione calabrese: il rischio Trivellazioni nel nostro mare.
D. Noi ragazzi a
scuola abbiamo appreso la notizia delle concessioni da parte del nostro governo
e dell’esistenza di almeno 7 richiese
per poter trivellare il mare Ionio per
ricercare il famoso ”ORO NERO”. Da quanto tempo balenava nell’aria tra le
autorità calabresi questa proposta?
R. Che sia balenata o no, abbiamo avuto certezza prima dell’estate
scorsa dell’intenzione del governo di sottoporre a trivellazioni i mari dell’Italia alla ricerca di idrocarburi. Noi ci siamo prontamente attivati in senso
sfavorevole perché trivellare il mare costituisce un assalto alla prima grande ricchezza
del nostro territorio che è il mare.
D. Sappiamo che la O.L.A (Organizzazione
Lucana ambientalista ) ha reso noto sul bollettino ufficiale delle geo-risorse come siano stati pubblicati le concessioni di ricerca nel nostro mare di idrocarburi
e l’istanza di permesso richiesto
dalla società Schlumberger relativo alle trivellazioni . Nonostante i pareri
contrari dei Comuni calabresi, lei può
spiegarci come il nostro Sindaco ha accolto
tali proposte e come sono i termini
della questione attualmente?
R. Attualmente noi siamo sul No, tant’è
che il nostro assessore all’ambiente, Marisa Chiurco, si è prontamente attivata con tutti i mezzi e con tutti gli strumenti per far sì che la voce del No si
facesse più eclatante e per impedire i possibili consequenziali danni alla salute dell’ambiente e dei
cittadini .
D. In realtà è proprio così! Tutti sappiamo dei rischi cui andrebbe incontro il Mar
Ionio, fino ad oggi inesplorato e incontaminato, con la sua flora e fauna
marina, senza trascurare, in effetti, i rischi verso la nostra
salute! Lei cosa ne pensa?
R. Noi miriamo all eco-ambiente e, quindi, alla sua
salvaguardia da qualsiasi forma grave di contaminazione.
D. Signor Vicesindaco a quale prezzo
viene esposto il nostro territorio al rischio trivellazioni? Secondo lei il gioco vale la candela?
R. Noi, purtroppo, da un po’ di anni a questa parte
siamo costretti a subire decisioni che vengono prese senza un reale ed
effettivo confronto con le realtà locali.
Le decisioni quasi ci piovono addosso perché appaiono incontestabili e, quindi, siamo costretti a subirne il
rischio, senz’altro immane perché se il mare venisse trivellato i danni
sarebbero davvero inimmaginabili per la
flora e la fauna marina, per l’economia
del porto, dei pescatori, delle realtà locali e del turismo e per la salute
dell’uomo soprattutto: il mare non sarebbe
più bello e pulito come lo è adesso, ma pieno di scorie radioattive e gas
cancerogeni.
D. Cosa ne sarebbe, secondo lei,
di coloro che nel nostro paese vivono di pesca?
R. Come dicevo prima, sarebbe seriamente
pregiudicata l’economia del nostro territorio, che si fonda non solo
sull’agricoltura , ma anche sulla
pesca. Noi abbiamo una flotta
peschereccia che è una delle più grosse
del Mediterraneo e del Meridione, con
l’assalto delle trivellazioni sicuramente tutto verrebbe ad essere compromesso.
D. Regalare il Mar Ionio alle diverse compagnie
petrolifere porterebbe, a dire di Renzi, l’aumento di posti di lavoro ma, signor vicesindaco, secondo lei e secondo
il nostro Comune, vale la pena per
una manciata di posti di lavoro andare
incontro, oltre ai diversi rischi
idrogeologici, a malattie e morte, senza, comunque, risolvere la piaga-occupazione in Calabria?
R. Certo la Calabria vive un grave
disagio socio- economico, ma ciò
non significa che dobbiamo svendere
quello che madre natura ci ha regalato.
Ogni scelta, ogni decisione, a
nostro modesto avviso, del Sindaco, dell’intera giunta e di tutto il Consiglio Comunale va presa in maniera sinergica. Noi non possiamo, comunque, rinunciare alla bellezza paesaggistica, alle risorse
incontaminate, agli alimenti sani,
all’ aria pulita, alla nostra
salute!
D. Secondo Lei la scuola può rendersi
utile come istituzione, per poter arrestare la corsa alle trivellazioni? Cosa
potrebbe fare di concreto per evitare
che si mettano le mani sul nostro mare?
R. Tutti hanno il diritto e il dovere di
dare voce e, quindi, di contribuire a
far sì che il nostro ambiente, il nostro mare, la nostra natura siano tutelati e
salvaguardati da pericoli che con il
semplice contentino di una paventata ricchezza possono essere seriamente
pregiudicati. La scuola è il primo gradino, il primo centro di educazione dei cittadini e,
quindi, anche i bambini che si affacciano alla vita devono dare sicuramente il
proprio contributo, sempre mirato alla tutela del benessere collettivo.
D. Noi
ragazzi,allora, possiamo far giungere alta la nostra voce alle autorità per
fermare il rischio trivellazioni e quale
sarà il suo impegno , quello del sindaco e del Comune tutto per salvare il
nostro mare?
R. L’impegno delle scuole, soprattutto
delle nuove generazioni, alle quali
vanno inculcati il senso del dovere e del vivere civile, sarà quello di dare un
grossissimo contributo. Ripeto: ogni discorso, ogni domanda è collegata all’altra da un filo di coerenza e
da un filo di continuità, non ci può essere decisione se questa prima non viene valutata e affrontata
insieme, sentendo le voci di tutti, soprattutto di chi si trova a recepire decisioni che allo Stato sembrano drastiche.
L’impegno di un Sindaco e di tutta la sua amministrazione è sicuramente mirato a tutelare gli interessi
della collettività, pertanto, è
finalizzato, a tutelare le nostre risorse naturali affinché non siano deturpate da mani avide e irresponsabili.
CONCLUSIONE:
La ringrazio
a nome di tutti i giornalisti nell’erba ( facenti capo al gruppo gNe di Bovino
-Foggia), a nome della mia scuola Media”Erodoto”di Corigliano Calabro e di
tutta la comunità calabrese per l’impegno assunto dal Comune in merito al NO
trivellazioni e cordialmente la saluto.
Maria Teresa Piro
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