sabato 14 febbraio 2015

“TUTTI UNITI PER SALVARE IL NOSTRO TERRITORIO, IL NOSTRO MERAVIGLIOSO MARE IONIO E LA NOSTRA SALUTE”! Decreti e istanze del Governo per ricercare petrolio nel Mar Ionio: contestazioni e proteste delle comunità locali.(Articolo di Maria Teresa Piro).




                              "I colori della Calabria", opera dell'artista calabrese Lucietta Visciglia.

                          Il nostro meraviglioso Mare Ionio, opera fotografica  di  Maria Teresa Piro


“TUTTI UNITI PER SALVARE IL NOSTRO TERRITORIO,  IL  NOSTRO  MERAVIGLIOSO MARE IONIO E LA NOSTRA SALUTE”!

Decreti e istanze  del Governo per ricercare petrolio nel Mar  Ionio: contestazioni e proteste delle comunità locali.

Ancora una volta i Giganti del petrolio  minacciano la Calabria e il mar Ionio.     E’ proprio così! Esistono, infatti,  già diverse richieste di autorizzazione per nuove trivellazioni e  ricerca di idrocarburi   da parte di varie compagnie petrolifere come ENI, SHELL e altre. Ne continuano ad arrivare incalzanti e impetuose, ricevendo anche il consenso del nostro Governo e delle autorità competenti, le quali , attraverso concessioni varie, espongono il Mare Ionio al rischio di conquista da parte di piattaforme e trivelle, noncuranti delle inevitabili conseguenze sull’ambiente marino ,flora e fauna, e sulla nostra stessa salute. La Calabria è conosciuta da sempre come una terra semplice, immersa nel suo fantastico paesaggio naturale e lontana dall’inquinamento. Essa regala, infatti, paesaggi bellissimi di grande fascino e mistero, segnati da montagne e colline, da maestose rocce, grotte, sorgenti e valli spettacolari.   Ancora più prezioso e  incantevole lì dove i  promontori  ridisegnano in un’unica immagine un meraviglioso e magico paesaggio compreso  fra  due mari opposti: lo Ionio dei Greci e il Tirreno, entrambi con  acque cristalline.
Purtroppo, però, dalle autorità giungono ancora minacciose le richieste di sottoporre il nostro Bel mare a trivellazioni di ogni genere,  solo per ricavare, secondo quanto afferma Legambiente, una quantità di petrolio sufficiente a risolvere il nostro fabbisogno petrolifero per due mesi circa. La comunità calabrese spera che il nostro governo apra gli occhi e ci aiuti a fermare una simile follia per pochi spiccioli. I Comuni, la Regione Calabria e i cittadini sono contrari a svendere il loro mare alle richieste di estrazione avanzate dalle compagnie petrolifere. La politica economica non può prescindere dalla salvaguardia  ambientale perché non può esistere il progresso  senza la sostenibilità, senza l’avere a cuore il futuro del nostro pianeta, prima grande casa, pulita e sana dei nostri figli e delle nuove generazioni. Pertanto,   l’ impegno collettivo, che coinvolga adulti e ragazzi, credo sia davvero necessario! Preserviamo le nostre bellezze paesaggistiche – naturali! Salviamo la Calabria e il nostro Mar Ionio! Facciamo in modo che la nostra voce giunga  alta al Governo, per cui  No alle trivellazioni e agli idrocarburi,   liberi nelle acque, nell’aria, negli alimenti e, di conseguenza, anche nel nostro corpo.  Le trivellazioni sarebbero fatali, dannose e pregiudizievoli per  la salute, come affermato da esperti e competenti. I Comuni insieme alle organizzazioni ambientaliste e le amministrazioni locali si stanno già muovendo in questa direzione, ma ciò che si vuole raggiungere è  proprio il   risveglio  delle coscienze di ogni singolo cittadino e dell’intera Nazione, allo scopo di bloccare  quelle grandi mani, pronte a devastare un territorio che, invece, può far leva sulla sua cultura e sulle sue risorse naturali per promuovere crescita e sviluppo. Che si gridi, quindi, a gran voce: “Tutti uniti per salvare il nostro mare, la nostra terra ed il futuro dei nostri figli!

                                                                                      Maria Teresa Piro

Elaborazione grafica e intervista di Maria Teresa Piro ( giornalista nell’erba del gruppo gNe di Bovino- Foggia e alunna della II A della Scuola Secondaria di 1 Grado dell' I.C. "ERODOTO" di Corigliano Calabro), a Franco Oranges, Vicesindaco del Comune di Corigliano Calabro, sulle “trivellazioni nel mar Ionio”.

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INTRODUZIONE:                                                             
Sono   in compagnia del nostro Vicesindaco, Franco Oranges,  per  rivolgergli alcune domande circa un argomento che tiene in ansia  tutta la popolazione calabrese:  il rischio Trivellazioni nel nostro mare.
D.  Noi ragazzi    a scuola abbiamo appreso la notizia delle concessioni da parte del nostro governo  e dell’esistenza di almeno 7 richiese per poter trivellare il  mare Ionio per ricercare il famoso ”ORO NERO”. Da quanto tempo balenava nell’aria tra le autorità calabresi questa proposta?                                                             
 R. Che sia balenata o no, abbiamo avuto certezza prima dell’estate scorsa dell’intenzione del governo di sottoporre a trivellazioni i mari  dell’Italia alla ricerca di idrocarburi.  Noi ci siamo prontamente attivati in senso sfavorevole perché trivellare il mare  costituisce un assalto alla prima grande ricchezza del nostro territorio che è il  mare.

D. Sappiamo che la O.L.A (Organizzazione Lucana ambientalista ) ha reso noto sul bollettino ufficiale delle geo-risorse  come siano stati pubblicati   le concessioni  di ricerca nel nostro mare di  idrocarburi   e l’istanza di permesso richiesto dalla società Schlumberger relativo alle trivellazioni . Nonostante i pareri contrari dei Comuni calabresi,  lei può spiegarci come il nostro Sindaco ha  accolto tali proposte  e come sono i termini della questione attualmente?
R. Attualmente noi siamo sul No, tant’è che il nostro assessore all’ambiente, Marisa Chiurco, si è prontamente attivata  con tutti i mezzi e con tutti gli strumenti per far sì che la voce del No si facesse più eclatante e per impedire i possibili consequenziali  danni alla salute dell’ambiente e dei cittadini .

D. In realtà è proprio così!  Tutti sappiamo  dei rischi cui andrebbe incontro il Mar Ionio, fino ad oggi inesplorato e incontaminato,   con la sua  flora e fauna  marina, senza trascurare, in effetti, i rischi verso la nostra salute!  Lei cosa ne pensa?
R. Noi miriamo all eco-ambiente e, quindi, alla sua salvaguardia da qualsiasi forma grave di contaminazione.

D. Signor Vicesindaco a quale prezzo viene esposto il nostro territorio al rischio trivellazioni? Secondo lei il gioco vale la candela?
R. Noi,  purtroppo, da un po’ di anni a questa parte siamo costretti a subire decisioni che vengono prese senza un reale ed effettivo confronto con le realtà locali.  Le decisioni quasi ci piovono addosso  perché appaiono incontestabili e, quindi,  siamo costretti  a subirne il  rischio, senz’altro immane perché se il mare venisse trivellato i danni sarebbero  davvero inimmaginabili per la flora e la fauna marina,  per l’economia del porto, dei pescatori, delle realtà locali e del turismo e per la salute dell’uomo soprattutto: il mare non  sarebbe più bello e pulito come lo è adesso, ma pieno di scorie radioattive e gas cancerogeni.

D. Cosa ne sarebbe,  secondo lei,  di coloro che nel nostro paese  vivono di pesca?
R. Come dicevo prima, sarebbe seriamente pregiudicata l’economia del nostro territorio, che si fonda non solo sull’agricoltura , ma   anche sulla pesca.  Noi abbiamo una flotta peschereccia  che è una delle più grosse del Mediterraneo e del Meridione,  con l’assalto delle trivellazioni sicuramente tutto verrebbe ad essere compromesso.

D.  Regalare il Mar Ionio alle diverse compagnie petrolifere porterebbe, a dire di Renzi,  l’aumento di posti di lavoro  ma, signor vicesindaco, secondo lei e secondo il nostro Comune,  vale la pena    per una manciata di posti di lavoro andare incontro,  oltre ai diversi rischi idrogeologici, a malattie e morte,  senza, comunque,  risolvere la piaga-occupazione in Calabria?
R. Certo la Calabria vive un grave disagio socio-  economico,  ma  ciò non significa che  dobbiamo svendere quello che madre natura ci ha regalato.  Ogni scelta, ogni decisione,  a nostro modesto avviso,   del Sindaco,  dell’intera giunta e  di tutto il Consiglio Comunale  va presa in maniera sinergica.   Noi non possiamo, comunque, rinunciare alla  bellezza paesaggistica, alle risorse incontaminate, agli  alimenti  sani,  all’  aria pulita, alla nostra salute!   

D. Secondo Lei la scuola può rendersi utile come istituzione, per poter arrestare la corsa alle trivellazioni? Cosa potrebbe fare  di concreto per evitare che si mettano le mani sul nostro mare?
R. Tutti hanno il diritto e il dovere di dare voce e, quindi,  di contribuire a far sì che il nostro ambiente, il nostro mare,  la nostra natura siano tutelati e salvaguardati da pericoli  che con il semplice contentino di una paventata ricchezza possono essere seriamente pregiudicati.  La scuola  è il primo gradino,  il primo centro di educazione dei cittadini e, quindi, anche i bambini che si affacciano alla vita devono dare sicuramente il proprio contributo, sempre mirato alla tutela del benessere collettivo.

D.  Noi ragazzi,allora, possiamo far giungere alta la nostra voce alle autorità per fermare il rischio trivellazioni e  quale sarà il suo impegno , quello del sindaco e del Comune tutto per salvare il nostro mare?
R. L’impegno delle scuole, soprattutto delle nuove generazioni,  alle quali vanno inculcati il senso del dovere e  del vivere civile, sarà quello di dare un grossissimo contributo.  Ripeto:  ogni discorso, ogni domanda  è collegata all’altra da un filo di coerenza e da un filo di continuità, non ci può essere decisione se  questa prima non viene valutata e affrontata insieme, sentendo le voci di tutti, soprattutto di chi si trova a recepire  decisioni che allo Stato sembrano drastiche. L’impegno di un Sindaco e di tutta la sua amministrazione  è sicuramente mirato a tutelare gli interessi della collettività,  pertanto, è finalizzato, a tutelare  le  nostre risorse naturali affinché  non siano  deturpate da mani  avide e irresponsabili. 




CONCLUSIONE:
La ringrazio a nome di tutti i giornalisti nell’erba ( facenti capo al gruppo gNe di Bovino -Foggia), a nome della mia scuola Media”Erodoto”di Corigliano Calabro e di tutta la comunità calabrese per l’impegno assunto dal Comune in merito al  NO trivellazioni e cordialmente la saluto.
                                                                                                                                Maria Teresa Piro

Intervista effettuata da Giuseppe Conforti- Classe II A